Cavatelli: ispirati dall’architettura meravigliosa del broccolo
Apro il frigo e mi appare subito, nel cassetto della verdura, una metà di un broccolo romano (ne avevo cotta l’altra parte due giorni prima). Verde chiaro e bianco, che bei colori insieme e che bella forma, fatta di piccole infiorescenze che vivono vicine vicine in un’architettura meravigliosa.
Ecco mi sono detta e ora?
Poi apro la dispensa e cerco. Trovo dei pomodori demi sec, del peperone crusco… Sì, si può fare, ed allora taglio la cipolla, la metto a soffriggere con gentilezza nell’extravergine pugliese, regalo di amici, con calma senza fretta, dando ad ogni mio gesto un significato intimo.
Taglio e affetto il broccolo, lo aggiungo nel tegame e la cipolla lo abbraccia. Sempre con lentezza porto a cottura, sale e peperoncino in aggiunta. Profumati e affumicati: i cavatelli di grano arso mi aspettano sul tagliere, li ho impastati in un momento!
L’acqua bolle ed accoglie i cavatelli. Nel tegame con il broccolo aggiungo i pomodori secchi, assaggio, manca ancora sapore, attendo, scolo la pasta e la metto in una larga padella insieme al condimento. In olio caldo faccio rinvenire il peperone crusco. Ora impiatto: cavatelli, broccolo romano, pomodoro secco, peperoncino, peperone crusco spezzettato e poi una cascata di cacioricotta.
Assaggio, chiudo gli occhi assaporando morbidezza e croccantezza, dolcezza e piccantezza.
Sì, ci siamo, che bella la vita!